Thailandia: la meta ideale per i nomadi digitali con famiglia
Se siete genitori appassionati di viaggi con i bambini e avete sognato di combinare la vostra passione per l’esplorazione con il lavoro remoto, diventare nomadi digitali potrebbe essere la scelta perfetta per la vostra famiglia.
E quale posto potrebbe essere più affascinante e accogliente della Thailandia?
La Thailandia è una destinazione magica che offre una combinazione unica di cultura affascinante, spiagge paradisiache e città vibranti. Come nomadi digitali con famiglia, avrete la possibilità di immergervi in questa atmosfera incantevole mentre continuate a lavorare online.
La ripresa del turismo in Thailandia: benvenuti nomadi digitali
La perdita di turisti a causa delle restrizioni di viaggio dovute al Covid-19 ha creato un grosso buco nell’economia thailandese. Prima della pandemia, il turismo contribuiva per circa l’11% al PIL della Thailandia con 40 milioni di turisti all’anno.
Le forti restrizioni dai paesi da dove provenivano i principali turisti, Cina in prima fila, hanno spinto la Thailandia a reinventarsi.
La Thailandia è oggi solo l’ultimo paese a cercare lavoratori a distanza come nuova fonte di visitatori, poiché gli hotspot cercano di ricostruire e rinnovare le loro industrie turistiche dopo la pandemia di Covid.
La Thailandia spera di portare un milione di persone da Giappone, Corea del Sud, Cina, Stati Uniti ed Europa. Therdsteerasukdi ha detto a Nikkei Asia che si aspetta che i titolari di visto contribuiscano con circa 28.000 dollari a persona all’economia locale, con l’intero schema che contribuisce in totale a 27,6 miliardi di dollari.
I documenti del Consiglio per gli investimenti della Thailandia definiscono i requisiti per diventare un “professionista del lavoro dalla Thailandia”: è necessario aver guadagnato $ 80.000 all’anno per almeno due anni (con alcune eccezioni), avere almeno cinque anni di esperienza e lavorare per un’azienda che ha generato almeno $ 150 milioni di entrate in tre anni.
Il Consiglio è chiaramente interessato ad attirare lavoratori a distanza. Il suo sito Web sbandiera un sondaggio della società di spazi di lavoro Instant Offices che designa Bangkok come la seconda migliore posizione al mondo per i nomadi digitali (dietro Lisbona, in Portogallo).
Nomadi digitali in Thailandia
Anche altri paesi del sud-est asiatico stanno facendo appello ai nomadi digitali. L’Indonesia, patria dell’isola turistica di Bali, sta valutando un visto per i lavoratori a distanza che consentirebbe loro di rimanere fino a cinque anni. A giugno, il ministro del turismo indonesiano Sandiaga Uno ha detto a Bloomberg che sperava che il visto potesse attirare visitatori con una spesa maggiore.
Uno ha descritto il visto nomade digitale come parte di un’iniziativa più ampia per ricostruire l’industria del turismo del Paese. “In passato, le ‘tre S’ erano sole, mare e sabbia. Lo stiamo spostando verso serenità, spiritualità e sostenibilità”, ha detto Uno all’epoca.
Una ricerca del professore della Harvard Business School Raj Choudury rileva che 33 paesi offrono un visto nomade digitale formale, ne ho parlato nel dettaglio nell’articolo Dove poter essere nomadi digitali. La maggior parte dei visti offre soggiorni da uno a due anni, di cui il più lungo è di quattro anni. Questi programmi spesso esentano il reddito da lavoro straniero dalle tasse locali.
Lavoro remoto: un ufficio con vista
Immaginate di risvegliarvi al suono delle onde che accarezzano la costa o con il profumo delle spezie thailandesi nell’aria. Essere nomadi digitali in Thailandia significa trasformare la routine quotidiana della vostra famiglia in un’avventura.
Potrete allestire il vostro “ufficio” su una spiaggia di Koh Phi Phi o in un tranquillo caffè nel cuore di Chiang Mai. In entrambi i posti rimarrete sorpresi della velocità della rete internet.
La Thailandia, come abbiamo già visto, sta investendo tanto nel dare il benvenuto ai nomadi digitali, anche con famiglia, che con i loro redditi potrebbero innalzare notevolmente il Pil del paese, decidendo di trasferire le sedi legali delle proprie aziende proprio in Thailandia.
Essere nomadi digitali in Thailandia offre l’opportunità di vivere un’avventura unica con i vostri bambini. Con un equilibrio adeguato tra lavoro e tempo libero, potrete godere delle bellezze del paese, creando ricordi indelebili per voi e i vostri bambini. Vivere in viaggio non è più un’utopia qui, dove i costi della vita e degli spostamenti rendono possibile visitare tanti luoghi diversi.
La Thailandia vi attende con le sue spiagge dorate, i mercati vivaci e un calore umano che rende ogni viaggio indimenticabile per te e per i tuoi bambini.
Nomadi digitali a Chiang Mai: Vale ancora la pena scegliere questa città?
Se sei minimamente a conoscenza di cosa sia un nomade digitale e ti sei informato sulle destinazioni più comuni per questo tipo di viaggiatori/lavoratori, sono certa che la città di Chiang Mai avrà fatto più volte capolino nelle tue ricerche, vero?
Eh sì perché, a torto o a ragione, questa cittadina nel nord della Thailandia si è decisamente affermata da parecchi anni come luogo simbolo e punto di incontro di nomadi digitali da tutto il mondo.
Ma perché? E ne vale davvero la pena?
Online trovi di tutto su Chiang Mai, c’è chi consiglia di visitarla brevemente, chi di preferire Chiang Rai e chi invece ci si trasferirebbe domani.
Personalmente ci collochiamo a metà tra tutte queste strade: Chiang Mai è stupenda, ma è molto distante dal mare per i nostri gusti e su questo aspetto non riusciremo mai a sorvolare.
Tuttavia Chiang Mai resta una location pazzesca per i nomadi digitali, forse più per i giovani che per le famiglie, perchè diciamocela tutta: dove li mettiamo i bambini mentre lavoriamo se non possiamo far affidamento sull’oceano come baby sitter?
Se però la vicinanza all’oceano non è una prerogativa indispensabile per te allora dicamo che Chiang Mai può diventare la soluzione perfetta.
Locali, ristoranti, bar e gelaterie dal vibe internazionale punteggiano tutte le strade, e seduti ai tavolini vedi tanti thai quanti turisti. I negozi sono quel giusto livello di exotic-chic che può conquistare un milanese in vacanza, e i prezzi sono piuttosto bassi.
Per le accomodation lascio sempre il solito stesso consiglio: prenota un paio di notti in albergo e poi muoviti da qui, cercando la soluzione ideale per voi: sappi che qui puoi comodamente vivere in airbnb con 15€ a notte, puoi salire di prezzo ma anche vivere con 150euro al mese in un complesso residenziale con piscina e co-working interno.
Il cibo varia dai 40-80 Bhat dei posti più economici e tipicamente locali (un paio di euro a piatto) alla decina di euro di posti più lussuosi o turistici, ma assolutamente fattibile in qualunque caso.
Non parliamo poi del market che apre tutte le sere intorno alle 18 dove puoi veramente mangiare di tutto a pochissimi cent, incontrando i gusti di tutti i palati.
Il noleggio del motorino, essenziale per girare a Chiang Mai e soprattutto nei boschi e nelle montagne limitrofe, lo abbiamo pagato 200 Baht al giorno (meno di 6€), ma se rimani a lungo potrai sicuramente trovare offerte migliori.
Insomma a Chiang Mai c’è tutto l’occorrente per vivere bene a medio-lungo termine con uno stipendio anche abbastanza basso per gli standard europei.
La città in sé è molto carina ed è chiaro che il vibe è quello giusto. Ogni locale ha un Wi-Fi gratuito, e le connessioni sono di tutto rispetto.
La natura intorno è bellissima, con montagne, fiumi, giungla e la zona pullula di attività, sia turistiche (dai bagni termali con gli elefanti alle sessioni di paintball, passando per i tour in motocross e i pool party) che lavorative (spessissimo ci sono Meetup o incontri per nomadi digitali, e basta andare a lavorare in un co-working per massimizzare la possibilità di conoscere qualcuno).
Ma se si vuole trovare calma e pace, nessun problema: basta entrare in uno degli innumerevoli templi sparsi ogni pochi metri, uno più bello dell’altro. E il caos della capitale dei nomadi digitali è subito un ricordo!
I pro e i contro di Chiang Mai per i nomadi digitali
Ma quindi Chiang Mai ha ancora ragion d’essere la capitale dei nomadi digitali, o ormai si tratta più di una moda?
Personalmente direi proprio di si.
E’ una cittadina molto tranquilla, ma resa dinamica proprio dai suoi nomadi digitali che, si sa, sono i numeri uno per creatività e originalità.
Se però lavorate in solitaria e non cercate confronto con altri colleghi, beh allora io consiglio di avvicinarsi al mare.
Chiang Mai ha comunque un numero considerevole di pro a suo favore:
- i costi abbastanza contenuti
- le tante occasioni di networking
- le altrettante occasioni di festa e party
- la comodità di una città “facile“, dove tutto è a portata e occidentalizzato
- la bellezza di un clima che, almeno da novembre a febbraio, è ideale
- tante attività da fare che non basta probabilmente una vita intera in vacanza per finirle tutte
Insomma, Chiang Mai può essere un’ottima capitale per un certo tipo di nomadi digitali a mio parere: quelli un po’ più giovani e/o festaioli, magari single, in cerca di tante occasioni per fare networking e conoscere persone. Persone che abbiano voglia di restare fermi per una stagione, nei mesi “giusti”, per fare il pieno di esperienze e poi ripartire ai primi segnali di caldo o di campi dati alle fiamme.
Se dovessi consigliare ad un amico nomade digitale di andare a Chiang Mai o meno, lo farei con professionisti in cerca di nuove opportunità, di quel tipo di cambiamento che viene più facilmente dall’incontro con le persone che con i luoghi.
Io resto della mia convinzione che Chiang Mai sia perfetta a breve/medio termine: ecco se non avessi i bambini andrei a Chiang Mai per terminare un progetto, durante la scrittura di un libro, la registrazione di un video corso. Qui la concentrazione può raggiungere veramente livelli altissimi; ma farne la mia casa, quello no.
La base della mia famiglia, se mai ne avrò una, sarà vicino al mare.
Posso fare il nomade digitale nelle isole della Thailandia?
Non è vero che le zone marittime della Thailandia costano di più, o che sono eccessivamente turistiche.
A parte Phuket, Ko Samui e Ko Phangan le altre decine e decine di isole thai sono spesso fuori dalle rotte turistiche più di massa (da non confondere con “incontaminate”, per carità).
Noi siamo stati per qualche mese a Ko Lanta in un bungalow letteralmente sulla spiaggia a 10 euro a notte.
Lavorare con una connessione a internet ottima dal tavolino vista mare si avvicina decisamente di più al mio modo di concepire il nomadismo digitale,m ma questa è una scelta puramente personale. La cena al ristorante turistico costa massimo 200-300 Baht (6-8 euro a testa) e la consumiamo con i piedi nella sabbia. Il motorino, 150-200 come a Chiang Mai.
Certo nelle isole, le possibilità di fare networking diminuiscono, anche perché ci sono veramente poche persone a fine stagione ma…se sei un nomade digitale avviato, con i tuoi lavori e i tuoi clienti, e se ti piace la solitudine e la pace (magari vista mare), secondo me non può esserci di molto meglio di così!
Le piccole isole per me hanno sempre un fascino particolare perchè mi danno la libertà di gestire i bambini molto meglio; in Asia soprattutto non si ha il terrore di controllarli a vista (a meno che non sappiano nuotare ovviamdente).
Lavorare a riva mi permette di dargli un’occhiata mentre giocano con la sabbia, fanno amicizie nuove, costruiscono ed esplorano… poi si tratta sempre di oceano, anche se molto tranquillo in Thailandia, e quindi per il bagno si aspetta sempre mamma o papà.
Che ne dici?
Ti ho fatto venir voglia di partire?
Se non ti ho ancora convinto ti lascio il link all’articolo sui nomadi digitali con bambini a Bangkok, un’altra meta thailandese di tutto rispetto per chi lavora online.