La storia del flamenco

un viaggio nella tradizione spagnola per grandi e piccini

La storia del flamenco

“Mamma che cos’è? Mi racconti la storia del Flamenco?”

Eccoci a passeggio sul lungomare di Garrucha, in uno di quei pochi pomeriggi dove il caldo torrido ha lasciato il posto ad una leggera brezza. Iniziamo a passeggiare a caccia di un gelato quando Giulia vede un cartello pubblicitario di una serata di Flamenco.

“Mamma ma lo sai che Flamenco vuol dire flamingo, che vuol dire fenicottero?

Le domande di Giulia si ripetono sempre insistenti e nei momenti più inaspettati.

Ovviamente io non lo sapevo.

Fare Edutainement in viaggio significa anche rispondere alle domande dei bambini in qualsiasi momento… e quindi eccomi a sbirciare su Google per cercare di capire cosa sia vero e cosa no… a studiare le origini del Flamenco per dare ad Aldo e Giulia la versione più veritiera e adatta a loro.

Ovviamente ha ragione lei!

La sera, dopo una ricerca più accurata le ho spiegato meglio la storia e le origini del Flamenco.

Introduzione al flamenco: un'antica arte che incanta tutta la famiglia

Il flamenco è molto più di una semplice esibizione di musica e danza; è un’arte che affonda le sue radici nella cultura e nella storia della Spagna. Questa tradizione, che ha affascinato generazioni di persone in tutto il mondo, è particolarmente emozionante da scoprire in viaggio con i bambini, poiché unisce ritmo, passione e una profonda espressione emotiva.

Se le origini del flamenco si perdono nella storia della Spagna, è certo che questa danza ha avuto origine dai popoli più travagliati e perseguitati del Paese – i gitani, i mori, gli ebrei – ed è nata dai livelli più bassi della popolazione dell’Andalusia. Non a caso solo nel 1980 il flamenco viene inserito tra le materie di studio dei conservatori musicali, mentre nel 2010 l’UNESCO lo dichiara Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Incerta anche l’etimologia del nome, che secondo alcuni deriva dall’arabo ‘felag mengu’, cioè ‘contadino in fuga’ o ‘contadino senza terra’, termine adatto ai musulmani e agli ebrei che si spostavano per sfuggire all’Inquisizione o per emigrare.

Altre ipotesi riguardano la relazione con le Fiandre (flamenco significa anche “fiammingo” in spagnolo), ritenute la terra d’origine degli zingari, oppure con la parola flameante (ardente), riferita all’ esecuzione degli artisti o ai vestiti appariscenti dei danzatori.

Il flamenco è musica (ne esistono più di 50 stili musicali, detti palos,) e canto, ma il ballo è l’espressione più conosciuta di quest’arte. Oltre che nei teatri, il flamenco si può vedere nei tablao’, tipici locali spagnoli dove spesso si cena o si beve qualcosa e si assiste a uno spettacolo dal vivo con coreografie di 2-3 persone, oppure con solisti che in parte improvvisano. Nel ‘baile’ flamenco esistono movimenti del corpo e delle braccia detti “braceo” e il battito dei piedi, “zapateo

Gli spettacoli di Flamenco sono quelli tra i più affascinanti e folkloristici ai quali partecipare e sicuramente rallegreranno le serate di grandi e piccini.

Che cos’è il Flamenco?

Il flamenco è un’espressione artistica che combina musica, canto (cante) e danza (baile). Nato nelle terre dell’Andalusia, nel sud della Spagna, il flamenco è una rappresentazione della cultura gitana, araba, ebrea e cristiana che si sono mescolate nel corso dei secoli.

È caratterizzato da ritmi intensi, movimenti dinamici e un’espressività unica che cattura l’anima di chi lo osserva.

Da dove prende il nome il Flamenco?

Il termine “flamenco” ha origini incerte, ma una delle teorie più diffuse è che derivi dalla parola spagnola per “fiammingo” (flamenco), in riferimento agli zingari spagnoli che erano chiamati così nel XVI secolo.

Altre teorie suggeriscono che il nome possa essere legato a termini arabi o alla parola “flama,” che significa “fiamma,” un riferimento all’intensità e alla passione del ballo e del canto.

Un altro collegamento da non tralasciare è il colore rosso della fiamma, che andrebbe a definire il colore della pelle dei fiamminghi (rossi appunto) in contrasto con la pelle scura dei popoli spagnoli.

Infine c’è anche la “teoria di Giulia” che non è poi così strampalata. Molti studiosi riconducono il termine flamenco alla parola inglese “Flamingo” ovvero fenicottero, che in spagnolo ha la stessa traduzione.

Dove è diffuso il Flamenco?

Sebbene le radici del flamenco siano in Andalusia, oggi questa arte è diffusa in tutta la Spagna e oltre. Le città di Siviglia, Granada e Jerez de la Frontera sono considerate le capitali del flamenco, ma esibizioni di alta qualità si possono trovare in molte altre parti del Paese. Inoltre, il flamenco ha guadagnato popolarità a livello internazionale, con scuole e spettacoli che attirano appassionati da tutto il mondo.

Origini del flamenco: come è nato questo iconico ballo e canto

Le origini del flamenco risalgono a secoli fa, e si intrecciano con la storia di diverse culture che hanno influenzato la regione andalusa. Questo iconico stile di musica e danza è nato dall’incontro di tradizioni popolari, suoni e movimenti che raccontano storie di vita, sofferenza, gioia e passione.

Le radici culturali del flamenco: un mosaico di influenze

Il flamenco è il risultato di un ricco mosaico culturale. Le sue radici possono essere ricondotte alle tradizioni musicali e artistiche dei Gitani (Rom), influenze arabe durante la dominazione moresca, elementi della musica sefardita degli ebrei spagnoli, e le melodie popolari andaluse. Queste influenze si sono combinate nei cortili, nelle taverne e nelle piazze dell’Andalusia, dando vita a una forma d’arte unica e profondamente emotiva.

Tradizione del flamenco: una danza che racconta la storia della Spagna

Il flamenco non è solo una forma d’arte; è un simbolo della storia e della cultura spagnola. Ogni passo di danza, ogni accordo di chitarra e ogni verso cantato riflettono le lotte e le celebrazioni di un popolo che ha vissuto secoli di cambiamenti sociali e culturali.

Dall'Andalusia al mondo: l'ascesa del flamenco

Nato nelle comunità rurali dell’Andalusia, il flamenco ha rapidamente guadagnato popolarità, prima tra le classi popolari, poi tra i nobili spagnoli, e infine nel resto del mondo. Durante il XIX secolo, con la nascita dei “cafés cantantes,” il flamenco divenne un fenomeno nazionale. Da allora, si è diffuso oltre i confini della Spagna, diventando un simbolo della cultura spagnola e una delle forme d’arte più amate e riconosciute a livello globale.

La storia della musica flamenco: note e ritmi che parlano al cuore

La musica flamenco è un viaggio sonoro che rispecchia l’anima e la passione della cultura spagnola. Ogni melodia, ogni ritmo è intriso di storia e sentimenti, raccontando storie di gioia, dolore, amore e vita quotidiana. Questa tradizione musicale ha subito un’evoluzione costante, mantenendo sempre viva la sua essenza, e continua a incantare chiunque si avvicini al suo mondo.

La storia del flamenco

L’evoluzione del flamenco: come la musica e la danza sono cambiate nel tempo

Il flamenco ha attraversato numerose trasformazioni nel corso dei secoli, evolvendosi da una forma d’espressione popolare a un’arte riconosciuta e celebrata a livello mondiale. Inizialmente, la musica flamenco era un’espressione spontanea e informale, eseguita nelle case e nelle comunità gitane. Con il tempo, soprattutto a partire dal XIX secolo, il flamenco ha cominciato a essere eseguito nei “cafés cantantes,” dove la struttura della musica e della danza ha iniziato a formalizzarsi.

Durante il XX secolo, il flamenco ha visto l’influenza di nuovi stili e la fusione con generi diversi, come il jazz e la musica classica. Questa evoluzione ha portato alla nascita di nuovi stili di flamenco, pur mantenendo la sua base tradizionale. Anche oggi, il flamenco continua a evolversi, con artisti contemporanei che sperimentano nuove forme senza perdere di vista le radici profonde di questa arte.

I grandi maestri del flamenco: chi ha fatto la storia

La storia del flamenco è stata plasmata da grandi maestri che hanno lasciato un segno indelebile su questa arte. Tra i più celebri, ricordiamo Paco de Lucía, un genio della chitarra flamenco che ha portato questo genere a un livello internazionale, e Camarón de la Isla, il leggendario cantautore che ha rivoluzionato il cante jondo con la sua voce potente e carismatica. Anche ballerini come Antonio Gades e Sara Baras hanno contribuito a far conoscere il flamenco in tutto il mondo, grazie alla loro straordinaria abilità e alla capacità di trasmettere emozioni attraverso la danza.

Flamenco in Spagna: dove vivere l'autenticità di questa arte

La Spagna è la culla del flamenco, e non c’è posto migliore per vivere l’autenticità di questa arte. L’Andalusia, in particolare, è il cuore pulsante del flamenco, con città come Siviglia, Granada, e Jerez de la Frontera che offrono esperienze uniche per immergersi in questo mondo affascinante. Dai tablaos tradizionali ai festival estivi, la Spagna offre infinite opportunità per scoprire il flamenco nella sua forma più autentica.

I migliori luoghi per scoprire il flamenco in viaggio con i bambini

Viaggiare in Spagna con i bambini è un’occasione perfetta per avvicinarli alla cultura del flamenco in modo divertente e coinvolgente.

  • A Siviglia, puoi visitare la “Casa del Flamenco,” un luogo accogliente dove vengono organizzati spettacoli adatti anche ai più piccoli, con musica e danza che sapranno catturare la loro attenzione.
  • Granada offre un’esperienza magica con spettacoli di flamenco nelle grotte del quartiere di Sacromonte, un setting suggestivo che affascinerà tutta la famiglia. Infine, a Jerez de la Frontera, puoi vivere l’emozione del flamenco durante la “Feria del Caballo,” un festival che combina musica, danza e tradizioni equestri, offrendo un’esperienza culturale unica per grandi e piccini.

Scoprire il flamenco in viaggio: un'esperienza indimenticabile per la famiglia

Il flamenco è una delle esperienze culturali più emozionanti che la Spagna possa offrire, e condividerla con i tuoi bambini può trasformare il viaggio in un’avventura indimenticabile. I colori vivaci, i ritmi travolgenti e la passione espressa in ogni movimento della danza e della musica cattureranno l’attenzione di tutta la famiglia, rendendo una serata di flamenco un momento speciale da ricordare.

Perché una serata di flamenco piacerà anche ai tuoi bambini

Una serata di flamenco è molto più che un semplice spettacolo: è un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti, grandi e piccini. I bambini saranno affascinati dai costumi colorati e dai movimenti energici dei ballerini, mentre il ritmo delle palmas (battito delle mani) e dei zapateados (battiti dei piedi) li farà sentire parte dello spettacolo. Inoltre, la musica dal vivo, con chitarre, canti appassionati e percussioni, stimola l’immaginazione e cattura l’attenzione dei più piccoli, rendendo l’esperienza coinvolgente e divertente.

La storia del flamenco

Consigli per godersi lo spettacolo in famiglia

Per assicurarti che l’esperienza sia piacevole per tutti, ecco alcuni consigli pratici:

  • Scegli lo spettacolo giusto: Opta per spettacoli che durano un’ora o meno, ideali per mantenere l’attenzione dei bambini. Molti tablaos offrono spettacoli adatti alle famiglie, con orari più convenienti. Ricordati che i ritmi spagnoli sono completamente diversi dagli standard europei e che i bambini sono abituati ad andare a letto molto tardi, quindi se i tuoi figli non riescono a rimanere svegli assicurati di scegliere uno spettacolo pomeridiano (che per te sarà comunque dopo cena .🤣)
  • Prenota in anticipo: Assicurati di prenotare i posti in anticipo, scegliendo un tavolo vicino al palco, così i bambini potranno vedere bene l’azione e sentirsi più coinvolti.
  • Prepara i bambini: Prima dello spettacolo, racconta ai tuoi bambini cos’è il flamenco, magari mostrando loro qualche video o ascoltando insieme della musica flamenca, o perchè no leggigli questo articolo. Questo li aiuterà a comprendere meglio ciò che vedranno. Noi gli abbiamo anche spiegato bene le origini e la storia del Flamenco perchè siamo fortemente convinti che viaggaire debba anche significare imparare.

Dove portare i bambini a vedere il flamenco: i luoghi migliori in Spagna

Quando viaggi in Spagna con i tuoi bambini, scegliere il luogo giusto per assistere a uno spettacolo di flamenco può fare la differenza tra una serata divertente e una straordinaria esperienza culturale. In base a quale zona dell’Andalusia stai visitando assicurati di cercare uno spettacolo autentico, lontano preferibilmente dal turismo di massa.

Il mio consiglio è quello di non andare nei classici spettacoli per turisti, ma di cercare le sagre di paese dove sicuramente potrai vivere un’esperienza più autentica… e spesso gratuita. Se vuoi controllare il calendariod elle feste più famose e folkloristiche della Spagna ti lascio il link diretto https://www.topschoolinspain.com/it/attivita/feste-locali-in-spagna/ dal quale potrai decidere il tuo itinerario.

Esplora la Spagna seguendo i luoghi più autentici del flamenco

L’Andalusia, patria del flamenco, offre numerosi itinerari a chi vuole approfondire la conoscenza del ballo.

Itinerari del flamenco in terra andalusa

Dove vedere il Flamenco in Siviglia

Tra i luoghi irrinunciabili per chi visita questa regione spagnola dalla forte impronta araba e dal fascino quasi magico, c’è senz’altro Siviglia, capoluogo andaluso dalla spiccata ‘personalità’. Da non perdere la Giralda , torre campanaria e antico minareto, la cattedrale più grande della Spagna e gli Alcazar, fortezze arabe e palazzi reali con i loro magnifici giardini: i tre monumenti sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’ Unesco nel 1987. Tutto intorno, i caratteristici quartieri Santa Cruz e Arenal, che conservano l’aspetto dell’epoca moresca con vie strette e tortuose, piazzette irregolari e case basse con ampi ed eleganti patios. Più vicino al fiume Guadalquivir il rione Triana, una delle culle del flamenco.

Uno dei punti di riferimento dell’intrattenimento notturno a Siviglia è il quartiere, o barrio, Santa Cruz, con le sue tipiche cantine e un’ampia offerta di bar e discoteche. Nella zona di Triana si concentrano invece molti bar in cui si suona musica dal vivo o la caratteristica “flamenquita”. D’estate la gente si sposta verso il fiume, dove numerosi bar, chioschi, discoteche e terrazze all’aperto vengono allestite lungo il Guadalquivir per offrire un rilassante refrigerio nel clima torrido della stagione, soprattutto tra il Parco di Maria Luisa e il Ponte della Barqueta. Quando scende la sera, nel Barrio Santa Cruz comincia a diffondersi il suono delle nacchere e delle chitarre andaluse, e si balla anche nelle strade. Tra i locali dove vedere i migliori spettacoli di flamenco, La Carbonería, in Calle Levíes 18, nel Barrio de la Judería. Qui l’esibizione inizia alle 10 di sera, con ingresso libero e una birra o un bicchiere di vino al costo di circa 3 euro. Se non vi piacciono gli spettacoli per turisti ma amate il flamenco, vi consigliamo una visita alla Casa della Memoria, in Calle Ximenez de Enciso 28, nel Barrio Santa Cruz. Qui scoprirete l’aspetto più culturale del flamenco e i suoi legami profondi con Siviglia e con l’Andalusia. Il prezzo di ingresso super conveniente e gli spettacoli si svolgono in un pittoresco patio, in una piccola strada bellissima.

Dove vedere il Flamenco a Granada

Altra perla dell’Andalusia è Granada, con la sua magnifica Alhambra, la cittadella murata araba sul colle della Sabika che accoglie turisti da tutto il mondo, in fila davanti all’ingresso fin dalle prime ore del mattino (la visita va prenotata in anticipo!). Passeggiare negli incantevoli giardini significa quasi entrare in un’altra dimensione. Granada è una tappa importante nella storia del flamenco: il Sacromonte, con le sue grotte scavate nella roccia, è il sobborgo gitano della città. E’ fondamentale andare nel quartiere Albaicín, che ospita la più antica ‘peña’ (circolo di appassionati del flamenco), quella della Plateria, dove si può assistere alle esibizioni in programma. Da visitare anche la taverna di Jaime el Parrón, dove si riuniscono molti artisti della città.

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Dove vedere il Flamenco a Cadiz

Ma spingiamoci ancora più a sud, ai confini dell’Europa e del Mediterraneo, per visitare Algeciras, città natale del grande chitarrista Paco De Lucìa, che vide la luce nell’umile quartiere El Rinconcillo, al numero 7 de la calle San Francisco. Nella piazza del quartiere c’è una statua del maestro, e porta il suo nome anche il conservatorio della cittadina. Se raggiungiamo Moròn de la Frontera, poi, possiamo rintracciare forti testimonianze nella taverna Los Alemanes, locale dove si svolgevano molte feste ‘flamenche’. Agli amanti del flamenco è consigliata una tappa a Jerez de la Frontera, sul golfo di Cadice e patria della bulerías, lo stille più festaiolo e pazzo del flamenco.

Qui, uno dei luoghi più interessanti è l’ Arco de Santiago, un bar frequentato da musicisti di flamenco che discutono tra di loro di chitarre e di cantanti. E la sera si passa dalla teoria alla pratica al circolo di flamenco “Manuel Morao y Gitanos de Jerez”, che mette in scena spattacoli a richiesta. Imperdibili per gli appassionati il Centro andaluso del Flamenco, nel Palazzo di Pemartín, e la Cattedra di Flamencologia: due punti di riferimento fondamentali nello studio della chitarra per la notevole ricchezza dei loro archivi.

Dove vedere il Flamenco a Cordoba

In Andalusia non può assolutamente mancare una visita a Cordoba, che è stata a lungo la capitale dell’impero musulmano in Spagna, e ancora oggi è la città andalusa in cui è più visibile il passato musulmano. La sua imponente moschea-cattedrale (la Mezquita) rappresenta il simbolo stesso della fusione tra l’aspetto arabo-islamico e quello cattolico-occidentale della regione andalusa. La sconfinata ‘foresta’ di colonne all’interno della più alta espressione dell’architettura islamica in Europa è un’immagine che rimane impressa nella memoria. La straordinarietà della Mezquita deriva anche dal fatto che alla bellissima costruzione musulmana si sono aggiunti stili rinascimentali, gotici e barocchi. Ma tutti i vostri sensi rimarranno ancora più colpiti dall’atmosfera piena di passione intensa, se vi capiterà di assistere ad una delle processioni della settimana santa, che hanno come punto di partenza proprio l’immensa cattedrale. Molti i turisti, ma forte anche la partecipazione degli abitanti della città, che riescono a trasmettere un’emozione da brivido!

La storia del flamenco

FAQ sulla storia del flamenco: tutto quello che devi sapere

Che cos'è la storia del flamenco e da dove viene?

La storia del flamenco ha origine in Andalusia, una regione della Spagna, ed è un’arte che combina musica, danza e canto.

Il flamenco ha subito molte evoluzioni, incorporando diverse influenze culturali e musicali, ma ha sempre mantenuto la sua essenza tradizionale.

Assolutamente sì! Una serata di flamenco può essere affascinante anche per i più piccoli, grazie alla musica coinvolgente e ai costumi colorati.

La Spagna, in particolare l’Andalusia, è il posto migliore per immergersi nella tradizione del flamenco. Esistono anche spettacoli e ristoranti adatti alle famiglie, ma io consiglio sempre di infiltrarsi in qualche festa di paese per respirarne l’aria più autentica.

Con questo articolo ti ho raccontato tutto, ma proprio tutto ciò che c’è da sapere sulla storia del Flamenco, sono informazioni che potresti condividere anche con i tuoi bambini per rispondere alle loro domande su questa esperienza autentica da vivere almeno una volta durante il tuo viaggio in Andalusia.

Prima di salutarti ti lascio il link al nostro diario di viaggio per bambini sulla Spagna. Se ci segui da un pò saprai sicuramente che negli ultimi anni ci siamo dedicati alle MiniLonely, il nostro terzo figlio! Si tratta di una collana di diari di viaggio per bambini con varie destinazioni e la Spagna ci ha ispirato per diversi titoli.

Se stai organizzando un tuo viaggio in questo meraviglioso paese non puoi perderti:

e ovviamente non puoi nemmeno dimenticare di leggere tutti i nostri articoli sulla Spagna presenti nel blog, per organizzare al meglio e in totale autonomia il tuo prossimo viaggio.

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☀️ Sara ☀️ 

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